Chef Rubio negli ultimi 4 mesi ha lasciato la tv e ha viaggiato prima in Sri Lanka, «dove ho scoperto che c'è una lobby indiana che gestisce con lo Stato le coltivazioni di tè», poi in Iran «che vi invito a visitare», e infine a Gaza, «dove sono riuscito a entrare facilmente in carcere per diversi giorni portando anche delle macchine fotografiche. In carcere i detenuti vengono chiamati ospiti, e hanno un cuoco che cucina per loro in maniera sublime. Un giorno abbiamo fatto un "incontro" tra pasta al pomodoro, riso al curry e pollo, e abbiamo parlato della differenza tra i due popoli, che non c'è». A raccontarlo è stato Chef Rubio al Festival del Giornalismo Alimentare intervistato dal direttore della manifestazione Massimiliano Borgia. «Il cibo non si esaurirà mai - ha detto -. Speriamo che si esaurirà invece prima o poi questo filone di programmi culinari che qualche volta riescono a centrare l'obiettivo altre volte no». In futuro non esclude di tornare in tv, ma lo vuole fare da uomo libero: «La tv l'ho padroneggiata dal primo istante, ho fatto quello che volevo fare sempre e comunque. Ma quando non l'ho più potuto fare mi sono fatto da parte».
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