Dalla massaia con grembiule al make up delle foodblogger. Qual è l’immagine fisica giusta per essere credibili su ricette e consigli alimentari?
Smettendo di parlare di cibo light e iniziando a parlare di cibo sano, l’approccio diventa proficuo per l’uomo e anche per il pianeta. Immedesimarsi è la parola chiave: chi comunica il cibo oggi cerca di mettere a proprio agio lo spettatore e di farlo identificare. Si comunica attraverso situazioni autentiche, reali, il messaggio è: “sono come te”. L’evoluzione legata al cibo si riassume in queste trasformazioni: siamo passati da fame ad abbondanza, da natura a cultura, da dieta per necessità a dieta per scelta, da cibo reale a virtuale. E l’aumento delle possibilità ha aumentato i significati, i comportamenti, i discorsi sul cibo.
Nell’immaginario comunicativo la donna che cucina, spesso non mangia, lo fa per nutrire, accudire altri. L’uomo cucina per professione, il suo ruolo rimanda al sapere, l’uomo mangia e giudica.
È necessario riappropriarsi del rapporto con il cibo, questo è possibile se torniamo a cucinare quello che mangiamo. Questa abitudine sta scomparendo. Cucinare in casa permette un migliore controllo su quello che mangiamo, ma anche e soprattutto di tornare alle origini e riscoprire la nostra cultura alimentare e culinaria.
