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Desiderio, Dussmann, "Le aziende hanno bisogno di media autorevoli"

Desiderio, Dussmann, "Le aziende hanno bisogno di media autorevoli"

Il dopo pandemia sarà ancora di più il trionfo dei social, ma per le aziende, arrivare ai media giornalistici vuol dire ancora ottenere quella reputazione che i social da soli non possono garantire. Anna Desiderio, responsabile marketing operativo di Dussmann Service, gruppo che impiega oltre 60mila in 22 paesi e fornisce l’intera gamma di servizi di facility dalla pulizia, al catering, dalla sicurezza ai servizi tecnici, riflette con noi sulla comunicazione dopo il Covid.

Come stanno comunicando le aziende durante questa pandemia? Come vi chiedono di lavorare i vostri clienti?

«La pandemia ha certamente cambiato il modo in cui i mezzi di informazione sono percepiti dalle persone: per esempio, media che sembravano in declino, come radio e Tv, sembrano godere di nuova linfa vitale, ma parallelamente è il trionfo della comunicazione digitale. I clienti richiedono nuove strategie di comunicazione molto più orientate ai social e alle nuove piattaforme, ma per molti rimangono fondamentali i mezzi tradizionali, che restano importanti generatori di reputazione positiva, considerata sempre più strategica».

Dopo la pandemia, come cambierà la comunicazione? Quali canali dovrebbero essere privilegiati e quali quelli che hanno fatto il loro tempo?

«Probabilmente, dopo la pandemia si concluderà il momento d’oro della Tv, in particolare verranno privilegiate sempre di più le strategie di posizionamento digitale e multipiattaforma. Parte delle azioni che sinora sembravano imprescindibili, come il trend dell’influencer marketing, con la pandemia hanno subito un duro contraccolpo. La radio invece potrebbe continuare a giovare dello slancio ricevuto, anche in fase di ripresa, così come probabilmente anche alcuni quotidiani».

Le aziende svilupperanno i loro canali di comunicazione per comunicare direttamente con i consumatori?

«Le aziende hanno già avuto modo di sviluppare ampiamente i propri canali per comunicare direttamente con clienti e consumatori. Dussmann Service, in particolare pone molta attenzione nelle proprie pagine Linkedin, utili per allargare il network e per incentivare il business».

Quale sarà il rapporto degli uffici stampa con media indipendenti e con i giornalisti e quale sarà il modo più efficace di rapportarsi con loro?

«Diventa sempre meno proficua la comunicazione massiva da parte degli uffici stampa, anche per via delle nuove regole europee relative alla GDPR. È importante costruire relazioni stabili e proficue per i clienti, basate sulla fiducia e il rispetto delle reciproche funzioni, per agevolare il lavoro di tutti e la conoscenza approfondita delle aziende, migliorandone così la reputazione».

Ci parla dei vostri progetti, delle vostre offerte innovative di comunicazione?

«Dussmann Service svilupperà sempre di più una comunicazione non autoreferenziale e improntata su esperienze concrete, risultati ottenuti e storie significative di lavoratori che si distinguono per il proprio operato, spesso ottenuto con spirito di incredibile impegno sul lavoro, solidarietà, altruismo e abnegazione. Dussmann Service sono tutti i 17mila uomini e donne che la compongono e che lavorano tutti i giorni nelle mense pubbliche e private italiane, negli ospedali, sui mezzi di trasporto pubblici e nelle scuole, l’azienda punta da sempre sul loro benessere adottando politiche che mirano al miglioramento personale e professionale di tutti i lavoratori. Per Dussmann l’ufficio stampa tradizionale rimane di importanza cruciale, ma si rende sempre più necessaria un’attenzione al mondo dei social, attraverso lo sviluppo di nuove strategie di storytelling su Facebook e Instagram».

 

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