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Il diritto al cibo e la Costituzione, Maria Bottiglieri al Festival del Giornalismo Alimentare

Prenderà parte all'incontro 'Caso studio - Se la città discute di cibo: l’esperienza delle agende metropolitane', previsto in apertura del Festival del Giornalismo Alimentare, giovedì 25 febbraio, dalle 14.00 alle 15.00.

Maria Bottiglieri è responsabile delle attività di cooperazione internazionale e pace della Città di Torino. Laurea in Legge, ha un Dottorato di ricerca in 'Autonomie locali, servizi pubblici, diritti di cittadinanza' (DRASD) presso l'Università del Piemonte Orientale, preso anche per approfondire, nella Costituzione italiana e nel diritto degli enti locali, un tema divenuto centrale nella sua esperienza professionale degli ultimi anni: quello del diritto al cibo.

<p">Il percorso di alta formazione intrapreso ha, infatti, uno stretto nesso con le relazioni internazionali che ha intessuto negli anni di lavoro 'ordinario', a contatto con i Paesi Terzi. “L'Unione europea ha istituito lo EuropeAid Co-operation Office per dare modo agli enti locali come alle ong ed altre organizzazioni di rendere effettivi gli strumenti destinati all'aiuto esterno della Commissione europea” - dichiara Bottiglieri - “Primo degli obiettivi del millennio e post millennio è la lotta alla fame e alla povertà. A me è capitato di avviare progetti con Africa e Sud America per promuovere l'accesso al cibo”.

Dopo aver discusso la tesi di Dottorato, rientrata operativa nelle funzioni istituzionali della Città, Bottiglieri si dedica al progetto europeo Food Smart Cities for Development che - capofila il Comune di Milano - vede Torino accanto a Barcellona, Bilbao, Bruges, Gent, Utrecht, Marsiglia, il dipartimento di Antiochia-Medellin, ma anche Londra, Dakar e Salonicco come città associate. Il progetto internazionale, finanziato dal programma Development education and awareness raising (DEAR) della Commissione europea, comprende 12 aree urbane in tre continenti, che si impegneranno a coordinare le rispettive Food Policy e le attività di cooperazione internazionale.

“Le politiche sul cibo, in Europa, sono agganciate al concetto di consumo sostenibile” – aggiunge Bottiglieri – “A differenza di quanto avvenuto sin dagli anni ’80 negli Stati Uniti, dove si doveva trovare la maniera per lottare contro l’obesità e le cattive abitudini alimentari. In entrambi i casi, pur essendo diversi i presupposti di partenza e gli obiettivi, il cibo è visto come uno degli elementi strategici per lo sviluppo delle città. Per costruire delle vere Local Food Policy”.

Rispetto ad altri Paesi al mondo, in Italia il diritto al cibo non è un principio sancito nella Costituzione. “Preparando la tesi ho avuto modo di considerare cosa è contenuto in 100 Costituzioni del mondo” – specifica la responsabile delle attività di cooperazione internazionale e pace della Città di Torino - “Solo 23 riconoscono il diritto al cibo. Nessuna di esse è una Costituzione europea o occidentale. Ma, per fare alcuni esempi, Sudafrica, Brasile, Ecuador, Bolivia e India stabiliscono questo come caposaldo”.

“Il punto di partenza è differente, dunque anche il senso dell'intero discorso” - aggiunge Bottiglieri - “Nel caso italiano si riconosce il diritto dell'alimentazione e, quindi, si rientra nel campo della legislazione che norma la produzione, la distribuzione ed il consumo di cibo. Nel resto del mondo – ad esempio nel Brasile del progetto Fame Zero – si parte dal principio dell'accesso al cibo, in particolare per specifiche categorie di persone, più fragili e svantaggiate. In Sudafrica, la Costituzione, che porta la firma di Mandela, sancisce il diritto all'acqua e a cibo adeguato anche per i detenuti, come pure il diritto a spazi sufficienti e a materiali di lettura”. Per dire che non sempre le aree del mondo ritenute di “serie B” hanno il così grave demerito di essere riconosciute tali.

In questo quadro europeo ed italiano ancora da costruire, Torino potrebbe diventare la prima città italiana a sancire nel proprio Statuto il diritto al cibo. Il tema è previsto in discussione in Consiglio comunale lunedì prossimo. Non resta che attendere per sapere se accadrà quanto già avvenuto con l'acqua.

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