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Quando la “bufala” finisce in redazione: un tema delicato al Festival del Giornalismo Alimentare

Dall’eccessivo allarmismo per la carne rossa cancerogena, dopo le dichiarazioni dell’OMS, al presunto topo fritto trovato in una confezione di pollo di una nota catena di fast food americana, fino alla legge italia Vegan, che entrerebbe in vigore nel 2017, e al ristorante nigeriano che cucina carne umana. La Bufala corre sul web e finisce, troppo spesso, in redazione, per poi tornare a correre, ancora più veloce, sul web.

Sarà questo uno dei temi più delicati che saranno sul tavolo del Festival del Giornalismo Alimentare. Grazie alla presenza di esperti del settore, si affronterà la problematica, se ne studieranno le cause, si cercherà di offrire possibili soluzioni, per non cadere nel tranello di trasformare una notizia palesemente inventata in un tormentone virale. Si tratta, d’altronde, di un problema sempre più comune, provocato sovente da siti web nati con l’obiettivo di creare allarmismi, che trovano terreno fertile nella paura, spesso nell’ignoranza sul tema, delle persone, e nella necessità delle redazioni, anche quelle più autorevoli, di scovare a tutti i costi lo scoop, “bruciando” la concorrenza.

Lo sanno bene Claudio Michelizza e David Puente, soci responsabili del sito web www.bufale.net, che, dal 2014 ad oggi, hanno analizzato, studiato e disinnescato oltre 820 bufale, buona parte di queste in campo agroalimentare. Nato quasi come un gioco su facebook, in poco tempo Bufale.net è diventato un sito web, punto di riferimento per un’impressionante quantità di persone che chiedono soltanto un po’ di chiarezza. Un successo che ha basi solide, perché Michelizza e Puente offrono un vero e proprio servizio, mantenendosi neutrali e permettendo a tutti di dire la propria opinione, creando un dialogo, il più possibile costruttivo, anche tra diversi schieramenti.

“Una volta c’erano le chiacchiere da bar, che si spegnevano sul nascere o, in certi casi, diventavano, nell’arco di uno o più anni, delle vere e proprie leggende metropolitane. Oggi è la stessa identica cosa, soltanto che sul web è, naturalmente, tutto più veloce” ci hanno raccontato i due responsabili di Bufale.net.

Spesso le bufale sulla rete vengono riprese dal quotidiano locale e, a catena, dai media nazionali, che, per fretta e per la necessità di dare la notizia prima degli altri, non controllano attentamente le proprie fonti. La soluzione sarebbe aspettare le canoniche 24 ore, quando di solito la notizia falsa si sgonfia, ma purtroppo, spesso, non c’è sufficiente pazienza”.

Bufale.net porterà la propria esperienza in occasione del Festival del Giornalismo Alimentare, “un evento molto utile per creare una community che parla di cibo, per scambiarci contatti, informazioni e punti di vista”, hanno commentato Michelizza e Puente. “Siamo contenti di esserci nel momento in cui nasce questa manifestazione e di poterla vivere direttamente fin dai suoi primi passi”.

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