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Bambini vegani, quando l'informazione si scontra con le ideologie

tavolo relatori stretto Quando si parla di dieta vegana, il rischio di finire in una battaglia ideologica è dietro l'angolo. Anzi, è quasi una certezza. Specie se il tema non si limita alla filosofia veg, ma si concentra sulla questione dei figli di genitori vegani, che "impongono" ai loro bambini una dieta senza carne e derivati di origine animale. Di questo si è parlato oggi, 24 febbraio, al Festival del Giornalismo Alimentare. O meglio, si è parlato di come si può fare una corretta informazione di fronte a queste tematiche che infiammano le coscienze. La discussione, moderata dalla giornalista del Corriere della Sera Camilla Baresani, è partita dai cinque casi di ricovero al pronto soccorso di bambini figli di vegani negli ultimi mesi. Un fenomeno che ha portato alla criminalizzazione del mondo veg da parte dell'opinione pubblica. E, contemporaneamente, l'altrettanto accesa reazione delle riviste vegane, che hanno bollato queste notizie come "bufale". "L'informazione scientifica", ha detto Fabio Capello, medico e giornalista, "deve spesso fare i conti con la disinformazione virale che su questi temi trova terreno fertile su internet e sui social network. Ma il problema è: la scienza è democratica? No, perché non è per tutti, ma anche sì, perché oggettiva e non segue la maggioranza. Ma noi che abbiamo delle competenze dobbiamo imparare a comunicarle, a trasmetterle. La sfida è quella lì". "Ma i media devono fare educazione sanitaria?", si è chiesta la Baresani. "I media non devono fare disinformazione", ha spiegato Sonia Giuliodori, direttrice della rivista Funny Vegan. "Il tema veg è troppo spesso trattato con leggerezza, superficialità. Se prendiamo gli esempi dei bambini vegani ricoverati, chi ci dice che il motivo del ricovero sia davvero la loro dieta?". La Giuliodori ha parlato della sua esperienza di mamma di due figli. "Loro seguono la dieta vegana, ma solo a casa. Fuori è impossibile: tra gli amici che gli offrono merendine, le nonne e le mamme dei compagni che li invitano a pranzo, sarebbe utopistico pensare che uno riesca a restare veg al 100%. A meno di non restare isolato dalla società. Ma il punto è educare i figli, offrendogli almeno a casa la dieta che si ritiene più adeguata".

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