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#Ripartiamoinsieme, Stefano Bosco: È nato il vero futuro virtuale

#Ripartiamoinsieme, Stefano Bosco: È nato il vero futuro virtuale

Stefano Bosco, è giornalista pubblicista e consulente di comunicazione per diverse realtà imprenditoriali, dopo un periodo all’interno di un’agenzia comunicazione ha deciso di intraprendere l’attività di libero professionista.

Nel Festival segue l’ufficio stampa; nella professione si occupa principalmente di sviluppare i rapporti con i media dei propri clienti, in particolar modo nei settori food, turismo, cultura e ambiente.

Come è stata la tua attività nel periodo di lockdown?

«Il periodo di lockdown ha indubbiamente modificato anche il nostro lavoro. Se è vero che alcune realtà con cui collaboro si sono trovate in concrete difficoltà, è altrettanto vero che la maggior parte di loro, dopo un periodo di normale sbandamento, ha saputo riprendersi, ideare nuove iniziative e nuove formule di comunicazione per continuare a raccontarsi ed essere sempre vicini ai propri clienti. Fondamentale in questo caso è stato l’utilizzo della tecnologia e dei social network che hanno permesso un contatto costante, anche se virtuale.

L’importanza del continuare a comunicare per non perdere il filo diretto con il proprio pubblico è stata recepita ed è stata dimostrato, una volta di più, come l’estro italiano in periodo di emergenza sappia sempre reinventarsi. Le iniziative nate e che stanno continuando a nascere in questo periodo, inoltre, non sono fini a se stesse ma possono proseguire accompagnando, una volta ritornati alla normalità, l’attività principale dell’imprenditore in modo da offrire un servizio in più ai propri clienti/ consumatori».

Cosa deve aver insegnato al Paese questa emergenza? Quali opportunità sta facendo emergere?

«Al netto della drammaticità del periodo, gli insegnamenti sono stati numerosi, sapremo soltanto nel lungo periodo se sono stati effettivamente recepiti. Uno, sicuramente, è quello di averci fatto capire meglio quali sono le cose realmente importanti, sia a livello umano che lavorativo. Ci ha costretti in casa e ci ha, in un certo senso, obbligati a rivedere tutte le nostre priorità e a riflettere sugli aspetti positivi e negativi della nostra attività pre-lockdown. Un altro insegnamento importante è che anche in periodi bui e difficili c’è sempre la possibilità di reinventarsi con creatività e spirito di adattamento. Cambiare la nostra routine quotidiana ci ha aperto uno sguardo nuovo sulle cose permettendoci di inventare, sperimentare e osare di più.

Come pensi di affrontare la ripartenza?

«Per il futuro sarà importante mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti. Nel nostro lavoro di comunicazione è necessario riuscire a vedere le cose in tutte le loro sfaccettature ed esaltarne ogni singolo aspetto, differenziando i messaggi, i pubblici di riferimento e gli strumenti di comunicazione. Ad esempio, le esperienze “virtuali” di questo periodo, che hanno favorito una maggior conoscenza delle tecnologie digitali, non dovranno essere accantonate ma possono diventare uno strumento di comunicazione in più da implementare e continuare a utilizzare».

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