“Gli italiani, si sa, sono particolarmente interessati al cibo. Ne parliamo sempre e ovunque, per noi è tradizione, cultura, socialità. Ma questo significa anche che siamo più sensibili e preoccupati quando si tratta di alimentazione”. Questa ipersensibilità, spiega Braga, porta ad essere più permeabili nei confronti di fake news e consigli di esperti improvvisati. Per questo, e qui dovrebbe intervenire la politica, è necessaria maggiore scientificità e un limite al marketing selvaggio, soprattutto per i prodotti destinati ai bambini (in Italia il 21% sono sovrappeso e il 9% obesi).
“Dobbiamo riportare l'attenzione sui veri problemi, invece che rincorrere allarmismi senza fondamento come la carne cancerogena o la demonizzazione dell'olio di palma”, ha concluso la rappresentante di Altroconsumo.
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