Cibo è responsabilità, cibo è cultura.
Chiara Appendino, sindaca di Torino, e
Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, hanno aperto la mattinata del Festival con una panoramica a tutto tondo su politiche alimentari, presenti e future, della pubblica amministrazione. “Dal marzo 2016 – ha ricordato Appendino - nello statuto di Torino è entrato il diritto al cibo, a un cibo sano, sostenibile, accessibile e anche accettabile per tutti da un punto di vista culturale religioso. L’amministrazione comunale nel corso degli anni, al di là delle appartenenze politiche, si è del resto sempre impegnata su questo fronte: dalla valorizzazione dell’agricoltura alla promozione dell’enogastronomia, dalle mense scolastiche a quelle benefiche, dagli orti urbani all’educazione alimentare, fino alle food policies internazionali”. Un ulteriore passo verso una prospettiva internazionale sarà, come annunciato dalla Sindaca, la stipula imminente del
Turin Urban Food Policy Pact, un patto fra sindaci per ridurre sprechi alimentari e promuovere la sostenibilità del cibo. “Siamo pronti per affrontare come comunità il diritto al cibo, che non vuol dire solo quantità e qualità, ma soprattutto
responsabilità” Di cibo come motore per lo sviluppo turistico, ma soprattutto culturale del territorio ha invece parlato Antonella Parigi. “La supremazia del Piemonte in tema di enogastronomia non è semplicemente una questione di gusto: non stiamo facendo una gara con le altre cucine regionali, è una questione di approccio culturale. Il Piemonte ha saputo sviluppare attorno al tema del cibo una
prospettiva culturale, una visione sul mondo, la difesa di una tradizione e un sapere materiale importanti, che non possono essere ridotte alla semplice ricaduta turistica sul territorio. Il turismo naturalmente ne trae vantaggio, ma deve essere un turismo sostenibile, che non distrugga il territorio e ne mantenga l’autenticità”.
